Invideo

La pioggia, 2023
Durata: 02:50
poesia e voce narrante di Giovanni Rietti

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"Fammi giocare solo per gioco, senza nient’altro, solo per poco. Senza capire, senza imparare, senza bisogno di socializzare. Solo un bambino con altri bambini, senza gli adulti sempre vicini.Y Senza progetto, senza giudizio, con una fine ma senza l’inizio. Con una coda ma senza la testa, solo per finta, solo per festa. Solo per fiamma che brucia per fuoco. Fammi giocare per gioco."

(Bruno Tognolini, Diritto al gioco, da Rime raminghe)

Quanto è importante il gioco per i bambini? In una società, di falso benessere, gran parte di loro passano il tempo libero soli e chiusi nelle proprie stanze in compagnia di prodotti “hi tech” by-passando pomeriggi trascorsi fuori dalle mura domestiche tra strade e cortili. Una tecnologia, in continua evoluzione, che attrae ma nello stesso tempo demolisce definitivamente ogni traccia di genialità. Un mondo inclinato verso il tramonto creativo andrebbe rivalutato e riscoperto tramite il gioco autentico. Una pioggia di biglie, emblema del gioco senza tempo, riporta alla mente lo svago di un passato che viene riproposto non come “azione nostalgica” ma come invito a recuperare una dimensione più sana del tempo libero da utilizzare per condividere esperienze reali con altri coetanei, all’aria aperta e a contatto con la natura, aldilà di tutti quei condizionamenti e indottrinamenti virtuali limitanti. Il frastuono dimenticato delle biglie è valorizzato dall’entusiasmo euforico, quasi tangibile, di un bambino che con passione presenta la sua creazione, una poesia. Ogni altra parola è superflua, il resto è tutto da ascoltare.







Sinonimi: performance con Simone Borghese & Chiara Chiappini, 2017
Durata: 05:05
estratto dall’evento IN NATURA a cura di Antonio Zimarino | 30 agosto 2017

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"Questo video è dedicato all’immane magnificenza di madre natura, alle persone che non erano presenti e alla facoltà di ricordo di quanti hanno partecipato."

Sinonimi in ordine alfabetico: abilità, abitudine, ambiente, anatomia, anima, animo, argomento, aspetto, attrazione, bontà, campana, carattere, caratteristica, carne, categoria, chiarezza, chiave, civiltà, classe, commissione, compagnia, comunità, connotazione, consegna, coscienza, cosmo, costituzione, costrutto, creato, creazione, cultura, cuore, decisione, derivazione, discendenza, discesa, disponibilità, dote, dunque, economia, energia, essenza, essenziale, essenzialità, essere, famiglia, fatta, fattura, fibra, fiducia, figura, fila, foggia, fonte, forma, formazione, forza vitale, gamma, generazione, genere, gruppo, inclinazione, individualità, indole, infinito, intenzione, istinto, lega, legge, lettera, linea, maniera, mano, matrice, mente, merce, misura, modello, modo, mondo, nocciolo, nodo, norma, ordine, organizzazione, origine, paesaggio, panorama, particolarità, passione, pasta, peculiarità, persona, personalità, piega, predisposizione, preferenza, prerogativa, principio, problema, proprietà, prospettiva, provenienza, psiche, psicologia, punto cruciale, qualità, questione, quid, radice, razza, requisito, salute, sangue, scena, schiera, serie, settimana, simpatia, sintesi, sistemazione, società, sodo, sorta, sostanza, specialità, specie, spessore, spirito, stampa, stampo, stile, stoffa, struttura, successione, succo, taglio, temperamento, tempra, tendenza, terra, tessuto, tipo, tranquillità, universo, vagina, varietà, veduta, vena, veste, vigore, virtù, vista, vitalità, vivo, vocazione, vulva.







In natura, 2017
Durata: 03:36
Brano: Naturality | Di Bernardo Rietti Toppeta

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La natura come fonte di arricchimento della conoscenza umana possiede una potente capacità di suscitare sentimento e infonde immediatamente in chi la osserva, magnificenza e splendore in modo diretto e istintivo. Nel video sono stati inseriti, in ordine alfabetico, dei sinonimi inerenti alla natura che scorrono in maniera ascendente e discendente in modo tale da suscitare in chi legge ed osserva interessanti indagini speculative. Il filmato invita lo spettatore a relazionarsi in modo originale con l’ambiente circostante, in modo che il lavoro individuale possa convertirsi in intelligenza collettiva.







Washbrain, 2016
Durata: 01:44
Brano: Sound | Di Bernardo Rietti Toppeta

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Interferenze, 2015
Durata: 01:50
Brano: Sound | Masuda Sinthdrome

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Il sistema televisivo permette di generare dei messaggi destinati ad essere divulgati e conosciuti. Questi messaggi o informazioni prodotti da una sorgente vengono codificati in segnali e riprodotti in forma più o meno fedele per poi essere recapitati ai destinatari. Durante le trasmissioni, possono formarsi delle sorgenti di disturbo che viaggiando lungo i canali si sovrappongono all’emissione e alla ricezione del segnale e si trasformano in rumori o interferenze. Nel 2005 l’Unione Europea stabilì che tutti i paesi membri avrebbero dovuto modificare il sistema di diffusione del segnale televisivo e passare da segnale analogico a quello digitale. l’Italia ha pianificato una completa digitalizzazione del segnale televisivo nazionale entro dicembre 2012, il passaggio, per molti aspetti epocale, ha spinto le famiglie italiane a doversi adeguare alla nuova codificazione per poter accedere alla trasmissione in digitale. Il video Interferenze è dedicato al superato segnale analogico; accendendo un vecchio televisore il disturbo parte, si amplifica per poi spegnersi del tutto e definitivamente. L’interferenza sonora e luminosa riprodotta in maniera fastidiosa non rappresenta solo l’effetto di disturbo della trasmissione del segnale ma diventa sinonimo di tramonto, d’incomunicabilità e inadeguatezza del vecchio sistema divulgativo.







Fruit machine, 2014
Durata: 02:30
Brano: Disturbo ossessivo compulsivo | Di Bernardo Rietti Toppeta

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Negli ultimi anni ha avuto larga diffusione una malattia socialmente rilevante, la ludopatia o azzardopatia ossia l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo e fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portarlo a gravi conseguenze. Tale disturbo ossessivo compulsivo, alimentato dalla capillare diffusione delle slot machine, ingenera malessere e dipendenza incontrollabile dal gioco d’azzardo e porta a lungo termine alla totale distruzione personale e sociale dell’individuo che ne è affetto. Le Slot con i tradizionali simboli raffiguranti la frutta sono tra i giochi più famosi e diffusi e nell'immaginario collettivo rappresentano le Slot per eccellenza. Gli scatti realizzati vogliono rappresentare una “fruit machine” dove le immagini contenenti frutta si alternano a immagini jolly ossia quelle a “mani vuote”. Le varie combinazioni possibili sono programmate in modo che, solo a fronte di un grande incasso, si verifica una piccola vincita per cui a vincere in definitiva è sempre la macchina. Il jolly diventa in sostanza l’immagine chiave del lavoro e rappresenta una icona ingannevole a doppia valenza: abbaglia e illude chi lo vede uscire continuamente incentivandolo a giocare e contemporaneamente, manipolando la realtà, distorce la consapevolezza che a fronte di tante puntate alla fine si rimane sempre a mani vuote.






Teoretica, 2014
Durata: 02:44
Brano: Unidentified stains | Emergency Hand Puppet

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Rec, 2013
Durata: 03:18
Brano: Suono campionato | Di Bernardo Rietti Toppeta

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Nella quotidianità il tubo catodico cattura lo spettatore e spesso lo estranea dal contesto circostante, viene meno la sua capacità creativa e critica in una sorta di contraffazione degli ideali e delle coscienze. Il condizionamento del libero arbitrio tende così all’alienazione sociale e all’omologazione globale. Lo schermo televisivo subisce ora un cambio d’uso ed è lo spettatore che, per una volta, diventa manipolatore anziché manipolato. Le immagini trasmesse subiscono un’alterazione che le rende insolite, tale anomalia è provocata dall’estrazione degli oggetti dal proprio contesto, ossia da una decontestualizzazione d’uso. Decontestualizzando un oggetto si fa in modo che esso si trovi “fuori posto” rispetto al luogo naturale convenzionalmente accettato. Nulla esclude che sia possibile il suo utilizzo per un fine diverso da quello prestabilito, se per sua struttura, forma, materia, funzionalità esso conserva una adeguatezza che non viene meno in presenza di un utilizzo alternativo a quello che era stato socialmente dettato. L’oggetto fuori contesto invade la società contemporanea in un continuo movimento di creazione e distruzione, le immagini snaturate e astratte diventano meccanismo indispensabile per la generazione di punti di vista alternativi.






Sala d'attesa, 2013
Durata: 01:37
Brano: Suono campionato | Di Bernardo Rietti Toppeta

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Sale d’attesa, stanze bianche, zone asettiche, mobilio fuori moda, spazi grandi o contenuti arredati con crocifissi e stampe di gusto incerto. Unico intrattenimento riviste consumate dal tempo e una languida filodiffusione. L’astante a braccia conserte si guarda in giro in maniera fastidiosa, unico pensiero è il tempo, l’ora del proprio turno. Unica aspettativa è rottura del tempo vuoto con gran galà di pensieri tanto intimi quanto caotici intervallati da logica e assurdità, suggestioni e nostalgie. Aspettare diviene conflitto tra noia e seduzioni mentali nella metodica sala d’attesa.






Mea culpa, 2013
Durata: 02:01
Brano: Suono campionato | Di Bernardo Rietti Toppeta

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L’espressione latina mea culpa è presente nella preghiera cattolica “Io confesso” con la quale i credenti chiedono perdono a Dio ammettendo le proprie colpe. Nel dialogo corrente, mia colpa è utilizzato per scusarsi di qualche errore o ammettere i propri sbagli. I contrasti sono naturali e comuni in ogni relazione umana, meno naturale e meno ovvio è il momento delle scuse: spesso ogni conflitto si può dire chiuso solo quando chi ha sbagliato dimostra vero pentimento e lo sa ammettere. L’atto dello scusarsi viene interpretato troppo spesso come un atto di sottomissione e di debolezza. Temendo di mostrarsi subordinati si continua per la propria strada, pur di non cedere all'umiliazione di aver torto. Ma la realtà è l’esatto contrario. La capacità di interrogarsi, di riconoscere i propri sbagli e di saper chiedere perdono alla persona offesa è un atto di grandissima maturità. Nella società moderna artefatta e ipocrita, il video denuncia la problematica dell’ammissione delle proprie colpe e l’analisi della tematica è realizzata con richiami meditativi e simbolici. Un microfono omnidirezionale è posizionato per catturare una vera e propria intervista o autoanalisi dinanzi ad una tela rossa. Nella iconografia cristiana il rosso simboleggia sangue, sacrificio e forza di volontà. Il rintocco scandito da tre sonorità diverse evoca l’atto metaforico di battersi il petto, gesto diventato completamente inusuale nel tempo presente.

Per chi parla bene e razzola male
Per chi si lamenta sempre degli altri senza guardare se stesso
Per chi esercita un abuso di potere sui più deboli
Per chi vuole prevaricare con la violenza
Per chi nuoce al prossimo senza nessun pentimento
Mea culpa






Santa Caterina, 2013
Durata: 02:29
Brano: Like a young sapling bending | Spagirus

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Santa Caterina, piccola frazione di campagna incontaminata da asfalto e segnali stradali è situata sulla porzione di territorio che congiunge parte dei comuni pescaresi con quelli teatini, un posto fuori dal mondo e immerso nel nulla capace di evocare singolari emozioni. La passeggiata vaga nella disabitata natura e diventa un accreditato sogno ricreativo in cui la propria personale libertà rimane sospesa, per un istante, slegata da ogni imposizione prodotta dall’ambiente circostante. L’attraversata si fonde al terreno fino a penetrarlo per poi confondersi con esso, libere sensazioni volano sfiorando il cielo. La natura diventa forza dell'interiorità umana e genera un rinnovato rapporto percettivo tramite il quale l’anima ingenua esplora se stessa, senza alcun vincolo al profondo fantasticare. Santa Caterina non si limita solo ad un stretto approccio con la natura ma favorisce soprattutto un percorso personale, documentato da insoliti flashback, fuori dai comuni schemi convenzionali.






Dodicidicembreduemiladodici, 2013
Durata: 03:10
Brano: Vole vache vole! | TritoNn

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E’ cosa scontata che il tema della fine del mondo terrorizzi e affascini l’essere umano. Dal passato ad oggi sono state annunciate numerose date sull’apocalisse, stabilite da antichi testi sacri di varie religioni o da numerosi presunti profeti fino all’accreditamento del famoso calendario Maya che termina il 21 dicembre 2012. Libri, riviste e programmi televisivi hanno arricchito e stravolto il termine della quinta era dell’oro dei Maya e presunte motivazioni scientifiche e dubbiose previsioni come cataclismi naturali, ingovernabili inondazioni, invasioni di alieni e tempeste solari hanno condotto i fruitori mediatici ad un passo dalla fine del mondo. Numerose teorie hanno diviso l’opinione pubblica tra creduli ed increduli. Il video Dodicidicembreduemiladodici esamina, in maniera speculativa, i timori dell’uomo spesso strumentalizzati dai media. L’apocalisse diventa riflessione sul destino umano in relazione al mondo, l’incognita del caos chiede di trovare risposte al senso della vita e della morte, al destino del corpo e dell’anima, all’ ipotetica convivenza con altre forme di vita. Mille pensieri si avvicendano e si trasformano nella mente ma tutti protendono alla conservazione della specie umana. Solo nella circostanza di perdere il bene più prezioso si riesce ad apprezzare la fortuna di esistere e il desiderio di tramandare la vita.







Optical instruments, 2012
Durata: 03:52
Brani: Lonely soul & Outro (mandatory) | Unkle

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Uno spostamento dove il viaggio non significa vacanza né opportunità per cambiare. Lo sterile riperpetrarsi degli stessi moduli ottici ripercorre un tragitto sempre uguale seguito dall’individuo che nella società si appresta a ripetere passivamente gli stessi gesti, lo stesso percorso, lo stesso orario. L’occhio protocolla un’immagine, poi questa viene calcolata dal cervello e proiettata al cuore che produce un’emozione. Optical instruments denuncia la tendenza massificata del quotidiano metodico dove il pensiero e le emozioni vengono annullate a vantaggio dello sterile appiattimento globale e dell’impersonalità dell’essere umano.






Potere del comune, 2012
Durata: 02:24
Brano: Sinaspi | IXem

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Tante volte si cerca di analizzare e mettere a fuoco uno scorcio che fa parte della nostra dimensione socio culturale. La focalizzazione è data dalla curiosità, dall’impegno, dall’esperienza, dalla pazienza e dalla concentrazione. Basta poco per deconcentrarsi e perdere la messa a fuoco in modo tale che una identità perda di significato. La mancanza di comunicazione rende l’immagine superflua a causa di un’alterazione della percezione. Sensazioni, argomenti e capacità sono proiettati in un vuoto narrativo. Il video non comunica che messaggi appiattiti tendenti al nulla, due minuti e ventiquattro, l’azzeramento sociale del potere del comune.






La luna traditrice, 2012
Durata: 01:16
Brano: Suono perpetuo, cremagliera del telescopio | Di Bernardo Rietti Toppeta

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Un viaggio sulla luna può essere utile per riflettere meglio alcune dinamiche terrestri e per poter ragionare su spazi e politiche basate sull’equità e la comunità. In qualche modo andare sulla luna rappresenta la possibilità di ragionare in un luogo libero ed ingenuo, per sviluppare soluzioni da riportare sulla terra. Tornare sulla terra significa riprenderci la realtà, nel concreto non si può fuggire dalla realtà, ma si deve trovare un progetto per cambiarla e tornando, con i piedi per terra, saremo in grado di metterlo in pratica. La luna traditrice ci mostra le sue molteplici facce, essa ci indicherà la strada da perseguire … ma sarà quella giusta? Buon viaggio ai sognatori.






Stress lavoro correlato, 2012
Durata: 01:44
Brano: Atto II chinatown | Static Waves

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La crisi economica e le diverse situazioni d'instabilità lavorativa che fanno parte della nostra realtà mettono a rischio il nostro equilibrio psichico che dovrebbe essere, invece, proprio in questo momento di difficoltà la nostra risorsa primaria. Tali difficoltà del “mal vivendi” attuale sono percepite dai non lavoratori ma anche dai lavoratori. La paura di perdere la possibilità di sostenersi economicamente, di non poter proteggere economicamente la famiglia, di non poter costruire un futuro, provoca un grande senso di frustrazione, d'inadeguatezza, di fallimento e di vittimismo. La paura di perdere la “fortuna” di un lavoro costringe spesso chi ce l’ha a sottostare a ricatti, orari insostenibili, trattamenti denigranti, ambienti lavorativi ostili e non gratificanti o a ricoprire ruoli inadatti alle proprie capacità e inclinazioni. Nel lontano 1936 un fisiologo utilizzò il termine stress come sinonimo di risposta di alcuni organismi dopo essere stati sottoposti alla somministrazione di sostanze pericolose. La parola stress dal latino strictus significa “legare, stringere” assume una connotazione negativa nell’immaginario collettivo. Il video ricostruisce l’immagine onirica delle tensioni quotidiane che si sviluppano, in chi le accumula, durante il riposo. Il sonno ristoratore diventa allora un incubo che rievoca qualcosa di fastidioso e nocivo generatore di ansia, tensione e malessere diffuso ovvero stress lavoro correlato.






Spiritĉeesto, 2012
Durata: 02:52
Brano: Spiritĉeesto | Empirical Evidence

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Il video Spiritĉeesto è un omaggio al genio incompreso di Gustavo Adolfo Rol che nasce a Torino nel 1903. Fu un uomo incredibile, fuori dal tempo, dotato di poteri illimitati: telepatia, chiaroveggenza, precognizione, bilocazione, traslazione, viaggi nel tempo, levitazione, guarigioni, elasticità del corpo, telecinesi, materializzazione e smaterializzazione di oggetti, attraversamento di superfici, folgorazione, che viveva una vita riservata, immerso nella ricerca della conoscenza, circondato da libri ed enciclopedie. Tuttavia, non tutti credettero alle sue possibilità. Il video vuole rappresentare il suo stato d’animo nei confronti di una società incredula e scettica sulle sue teorie fino al punto di ritenerlo un folle. Il bagliore di una luce azzurra diventa segno simbolico della sua insofferenza angosciata e il ritmo convulso ed ossessivo codifica l’asincrona convivenza delle sue teorie preveggenti con il contesto storico-sociale in cui egli è vissuto. Le sue scoperte, seppur straordinarie, non riusciranno mai a dargli la serenità che immaginava. Romantico, solitario, infelice, incompreso, saggio e poetico, di sé stesso dirà:

"Ma che cosa volete mai che io faccia, che vi mostri, che vi dica: esperimenti, rivelazioni, racconti trascendentali, apporti, dialoghi con spiriti intelligenti, pitture, confidenze, ecc. ecc. Insomma, tutta la gamma delle mie sofferenze... Eppure queste cose le conoscete, oramai le sapete, ve le ho mostrate, ve le ho dette... Ma voi rimanete immobili ed immoti anche se vi tendo le braccia, se vi grido col cuore lacerato la mia solitudine ed il vostro assenteismo. Dopo tanto tempo non ho costruito nulla in voi; ho soltanto colmato molte ore della vostra noia, vi ho dato spettacolo. La vostra attenzione è altamente peculiare, così come se foste di fronte ad un palcoscenico ove il mio spirito o la mia anima o solamente il mio corpo assumono, per voi, il ruolo di una ridicola marionetta. Le mie parole cadono nel vuoto del nulla, di tutto il nulla che nutre il vostro cervello condizionato dalle esigenze di una materialità alla quale, ammetto, non vi é dato sottrarvi. Ma almeno un piccolo tentativo avreste pur potuto farlo, quello di muovervi verso di me od almeno verso le cose altissime che mostro a voi ciechi, egoisti e indifferenti di quel che succede. Poiché dentro di me i sogni, le tempeste, i timori e le speranze urgono ad ogni istante. Povero me, nessuno di voi se ne accorge. Poveri voi, che camminate sul bordo del nulla e rischiate di caderci ad ogni istante. Qualche volta mi consolo pensando che forse, quando si tacerà la mia voce, il ricordo di me vi aiuterà a vivere il tempo che vi resterà, viverlo meglio; ossia viverlo con la consapevolezza che tutto quanto fu mia intenzione apprendervi era ad un ordine che obbedivo, ad un istinto che rispondevo. Io, morente, offrivo la vita a coloro che già erano, come me, prossimi a scomparire nel nulla. Su cento milioni di uomini ce n'è uno solo che saprà tramandare la ragione che non è segreta della creazione".

(Gustavo Adolfo Rol, nel 1975)





Fisiognomica, 2012
Durata: 02:40
Brano: It was hot | Chamber Machine

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Fisiognomia è una disciplina parascientifica che studia la correlazione tra il carattere e l'aspetto fisico della persona e si propone di dedurre le caratteristiche psicologiche degli individui dal loro aspetto corporeo, in particolare dai lineamenti e dalle espressioni del viso. Lo spazio del volto diventa luogo in cui è possibile cogliere sensibilmente il carattere del temperamento e contemporaneamente gli affetti e le espressioni dell’anima. La fisiognomica istituisce, dunque, un codice di concordanze tra tratti somatici, temperamenti e tipologie morali. Il progetto video tenta di addomesticare la naturale plasticità del volto offrendo la possibilità di ottenere un’espressione in continua metamorfosi. La topografia facciale viene completamente manipolata e una proiezione asimmetrica luminosa realizza un equivoco gioco di alternanza tra volto e maschera. Emerge in questa cornice una sorta di aspirazione alla ricostruzione dell’identità smarrita tra mimesi e finzione della posa e tale proiezione immaginifica tende alla ricerca degli aspetti più inconsci del volto umano. Il lavoro insistente della linea sul volto lo scompone pezzo dopo pezzo e ogni frammento assume insoliti significati. Nuovi tratti, nuove linee veicolano l’indicazione del carattere umano in continua evoluzione.












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